Email marketing: perché essere seri

Il primo passo per intraprendere una qualsiasi azione di direct email marketing (DEM) deve obbligatoriamente essere quello di trasmettere la propria credibilità. Senza una precisa strategia questo potente strumento rischia di essere sottoutilizzato da parte delle aziende e degli attori del business in senso più generale. Vediamo dunque più in dettaglio quali siano la sua funzione e il suo impatto all’interno delle organizzazioni aziendali e nel ciclo di vita del Marketing.

Da una ricerca sulla Comunicazione Corporate (Fonte: Electronic Communication Policies and  Procedures, Industry; AIIM International and Kahn Consulting Study) risulta come l’email sia il canale di comunicazione predominante, rappresentando il mezzo più utilizzato da parte delle organizzazioni e degli utenti per entrare in contatto con esse, superando di gran lunga la messaggistica istantanea, il sito web e i portali di informazione.

Se scendiamo più nel dettaglio, scopriamo poi come l’utilizzo dell’E-mail da parte delle organizzazioni sia così suddiviso:

  • 99% per condurre il business
  • 91% per rispondere a richieste dei clienti
  • 84% per discutere strategie
  • 75% per inviare e ricevere fatture
  • 71% per scambiare informazioni confidenziali
  • 70% per negoziare contratti
  • 63% per discutere questioni HR
  • 51% per compilare documenti ufficiali
  • 47% per adeguarsi alle normative
  • 34% per comporre dispute

In estrema sintesi l’Email è uno strumento efficace ma deve essere gestito.

Passando all’utilizzo dell’E-mail lungo il ciclo di vita del Marketing, qui sotto riportiamo una tabella che mostra un interessante spaccato degli obiettivi dell’email marketing suddivisi in 5 categorie (target audience, scopo dell’audience, obiettivo primario, strategie e misurazione dell’efficacia) in relazione ad altrettanti criteri: brand, categoria, mercato, opportunità e fidelizzazione.

tabellaemailmarkeitng

Ne emerge un quadro decisamente interessante sia dal punto di vista della segmentazione dell’audience che da quello delle azioni intraprese e da intraprendere. Quali considerazioni proponi in merito?