10 pillole di Content SEO (parte 1)
L’arrivo del nuovo millennio pone le aziende davanti a inesplorati orizzonti. Diversi strumenti cambiano faccia, presentandosi come spazi digitali ricchi di box da riempire di contenuti. Come creare e gestire questi contenuti? Scopri 10 pillole di Content Seo per dare vita a contenuti d’impatto!
L’avvento del nuovo millennio, si sa, ha portato una serie di cambiamenti. Speranza in un mondo migliore, in tecnologie sempre più evolute, ma anche paure di una fine improvvisa e, in campo informatico, terrore che le datazioni dei vari dispositivi potessero impazzire generando il caos!
Quando nasce la Content Seo?
Internet si trovava in una delle sue fasi più felici. I siti statici sempre più venivano sostituiti da piattaforme flessibili e molto più funzionali, si tornava a dare il giusto peso ai contenuti limitando estrose grafiche e animazioni fini a se stesse e in terre lontane si iniziava a sognare di portali di condivisione che ben presto avrebbero rivoluzionato la nostra vita.
E’ in questo contesto che si inizia a parlare di Web 2.0. Il motto, profetizzato anni prima da Bill Gates, diventa “Content is the King“. Ogni giorno nascono nuovi siti, magazine e blog dove sono gli articoli redazionali a diventare la spina dorsale del sito stesso.
Con tutto questo fermento i motori di ricerca, o meglio Google, non rimane a guardare. Contenuti di qualità, autorità del brand, longevità del dominio, mancanza di contenuti duplicati, mappe del sito funzionali e tanti altri elementi (più o meno oggettivi) spingono il SEO verso gli aspetti qualitativi piuttosto delle astuzie del passato.
Content Seo: 10 pillole per contenuti d’impatto!
Ogni anno che passa la logica intuita 15 anni fa si fa sempre più estrema. Titoli, sottotitoli, paragrafi di testo, immagini, collegamenti… Ogni elemento che inseriamo deve avere una serie precisa di parametri e avere un sito/blog/magazine non ottimizzato, o con un ottimizzazione errata, oggi è un vero suicidio.
Vediamo un funzionale decalogo dei principali accorgimenti.
- Scrivi per gli utenti, ottimizza per i robot. Ricorda che i tuoi utenti sono le persone e non i motori di ricerca. Se i tuoi contenuti sono piacevoli per i tuoi lettori allora piaceranno anche ai motori di ricerca. Più i tuoi utenti leggeranno, commenteranno, risponderanno, condivideranno i tuoi contenuti e più i motori di ricerca ti considereranno autorevole e ti premieranno.
- Utilizza una piattaforma di qualità. Se il sito in HTML potenzialmente può essere considerato il massimo livello relativo all’ottimizzazione SEO, oggi si prediligono piattaforme CMS (Content Management System) che permettono una maggiore flessibilità e facilità di aggiornamento.
Ad esempio WordPress è stato originariamente progettato per i blog, ma è versatile e abbastanza potente da essere usato anche per un modesto e-commerce (grazie ad appositi plugin). Joomla è un altro popolare CMS, anche se è un po’ più difficile da personalizzare per scopi SEO. Magento è un sistema CMS progettato specificamente per e-commerce, è molto ma molto potente e versatile, ma più difficile da utilizzare… - Estetica e funzionalità. La tua home page è una delle risorse più importanti che hai, è la prima pagina che un motore di ricerca esamina ed è la home page ad essere la principale fonte di PageRank. Non usare Flash! Ci mette molto a caricare e i suoi contenuti non possono essere letti dai motori di ricerca. Non usare i frame, distruggono completamente le possibilità di un sito web di ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca. Se un sito web utilizza dei frame, l’unica pagina che i motori di ricerca indicizzeranno è la home page.
- Dai al tuo sito una struttura gerarchica ben organizzata e senza troppi livelli. Il tuo obiettivo deve essere quello di avere ogni prodotto a non più di tre click di distanza dalla tua home. Se un lettore ha difficoltà a navigare nel nostro sito figuriamoci un motore di ricerca. Eccessivo codice, codice non pulito, troppi elementi multimediali a scapito di contenuti testuali possono complicare la vita dei robot e penalizzarvi. Piuttosto aiutiamoli con una sitemap.
- Non sottovalutare il layout responsive. Oggi le statistiche dicono che la maggior parte delle visualizzazioni di un sito avviene da un dispositivo mobile. Le informazioni e le gerarchie devono essere ottimizzate evidenziando le priorità e mettendo il superfluo in secondo piano.
- Condividi i tuoi articoli e fai condividere i tuoi articoli. Condividili sui tuoi canali social in modo da amplificare il messaggio e raggiungere maggiori utenti e metti i pulsanti di condivisione ai principali social network. Pubblica articoli di interesse (offerte, novità, eventi, ecc.) in modo da rendere appetibile il proprio contenuto ai tuoi lettori.
- Aggiornamenti e news. Un sito non aggiornato è un sito morto. Le news sono il veicolo più semplice e spesso utili a veicolare messaggi trasversali come la partecipazione ad eventi di settore, open-day aziendali, ma anche più semplicemente l’occasione per ringraziare i partecipanti alla cena di Natale aziendale!
- Comunicare a 360°. Condividi i tuoi articoli sui differenti canali perché la comunicazione aziendale deve essere multidirezionale, a 360°. Sbagliato sarebbe considerarla monodirezionale sito/social.
- Quando si parla di contenuto non si parla di solo testo. Le immagini alleggeriscono la lettura della pagina, aiutano la comprensione del nostro articolo e rimangono impresse più a lungo
- E per concludere, usate le liste e gli elenchi numerati! Risultano di più facile fruizione e gli utenti le preferiscono 🙂