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Facebook

Facebook, celebre social network fondato da Mark Zuckerberg nel 2004, è divenuto in pochi anni il più popoloso del pianeta: al momento conta più di 1,5 miliardi di iscritti.

Gli utenti italiani attivi ogni giorno sulla piattaforma sono in media 20 milioni, numero che sale a 25 milioni se si considerano gli accessi effettuati a livello mensile. La maggior parte ha dai 36 ai 45 anni, seguono i giovani dai 19 ai 24.

L’iscrizione al social è gratuita e prevede la creazione di un profilo personale, completo di foto e di dati quali nome, cognome, data di nascita e sesso. Ogni utente può in seguito personalizzare ulteriormente il suo profilo indicando titolo di studio, occupazione, città e interessi. È inoltre possibile scambiare messaggi, sia pubblici che privati, con la propria rete di amici.

Nelle home page compariranno le news feed, ovvero gli aggiornamenti relativi agli status, o ai post in genere, pubblicati dalle persone che abbiano incluso nella nostra cerchia di amici. Ogni utente può inoltre creare o entrare a far parte di gruppi  o pagine relativi a personaggi famosi, brand o città.

Facebook

Gli utenti di Facebook in Italia ‒ da Vincos Blog

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I social media più utilizzati in Italia

Il report “Digital, Social & Mobile in 2015” di We Are Social Singapore fornisce dati dettagliati relativi alle preferenze deli utenti italiani in tema di utilizzo dei maggior Social Media.

Prima esaminiamo qualche dato che possa aiutarci a capire la situazione generale. Nel nostro Paese gli utenti Internet sono 36,6 milioni, mentre gli account attivi sui social media raggiungono i 28 milioni. La penetrazione che si registra è quindi del 46%.

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I Social Media più utilizzati nel mondo

We Are Social Singapore ha pubblicato, a gennaio, il report annuale Digital, Social & Mobile in 2015, che include statistiche relative a più di 240 Paesi.
Secondo i dati raccolti, gli account attivi sui social media superano i 2 miliardi, con una penetrazione che ha raggiunto il 29% della popolazione mondiale, pari a 7,2 miliardi.

Facebook, che conta oltre 1,4 miliardi di iscritti, è al primo posto della classifica dei social network più utilizzati in tutti i Paesi di Europa, America e Oceania coinvolti nella ricerca, così come in India, Indonesia, Malesia, Filippine, Arabia Saudita, Corea del Sud, Vietnam, Thailandia, Emirati Arabi, e a Hong Kong e Singapore. Generalmente è seguito, in ordine diverso a seconda dello Stato considerato, da Google+, Twitter, Instagram e LinkedIn.

In Cina il podio è occupato dai locali Qzone, Sina Weibo e Tencent Weibo e Facebook si colloca molto più in basso, all’ottavo posto.
In Giappone il social network di Zuckerberg è superato solo da Twitter, in Russia da VKOdnoklassniki.

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Gli utenti di Internet, social media e mobile nel mondo ‒ dal report “Digital, Social & Mobile in 2015”

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Social, una parola o un’idea?

Social, una parola che ha ormai acquisito un’importanza enorme nella vita di tutti noi. Perché? Vediamolo insieme.

La caratteristica centrale dei social media è sicuramente costituita dall’interazione tra gli utenti e la parola social ha proprio l’obiettivo di sottolineare tale aspetto. Socializzare in Rete non è molto diverso dal farlo nella realtà fisica: in entrambi i casi implica comunicare, ascoltare, scambiarsi opinioni e informazioni utili, condividere interessi. Anche se si discute di società digitali, o virtuali, è ovvio che le persone che le popolano sono vere e instaurano tra loro dialoghi autentici.

Ecco che quindi non si parla più di consumer ma di social consumer. Qualcuno che espone in pubblico, on line, le proprie esperienze positive e negative di utilizzo dei prodotti, o dei servizi, di un determinato brand e propone consigli per migliorarli. Per rispondere a queste nuove abitudini dei clienti, il CRM (Customer Relationship Management) si deve evolvere in Social CRM (SCRM).

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Articolo tratto dalla pubblicazione dell’ODPMI “Guida all’uso dei social media nella Piccola e Media impresa”

 

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Social media e social network: cosa cambia?

Per parlare di social media marketing (SMM) è innanzitutto fondamentale chiarire a cosa si riferisca il termine social media. Una definizione esplicativa è stata proposta da Kaplan e Haenlein:

Social Media is a group of Internet-based applications that build on the ideological and technological foundations of Web 2.0, and that allow the creation and exchange of User Generated Content

I Social Media sono un gruppo di applicazioni basate su Internet e costruite sui principi ideologici e tecnologici del Web 2.0 che permettono la creazione e lo scambio di contenuti generati dall’utente.

Il Web 2.0 si distingue dal Web 1.0 poiché i contenuti non sono più prodotti da singoli individui, ma vengono modificati dagli utenti finali in forma collaborativa: si tratta di User Generated Content. Si è pertanto assistito al passaggio dalla comunicazione unidirezionale uno a molti alla modalità comunicativa molti a molti.

I social media, quindi, sono dei software attraverso i quali è possibile condividere testi, immagini, video e file audio, che riescono a raggiungere istantaneamente un pubblico globale.

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Articolo tratto dalla pubblicazione dell’ODPMI “Guida all’uso dei social media nella Piccola e Media impresa”

 

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Il social media marketing raccontato dall’Osservatorio

Negli ultimi mesi l’Osservatorio ha lavorato alla stesura di un libro dedicato al social media marketing − argomento tanto discusso ma spesso non compreso a fondo – per spiegarlo alle PMI italiane.

Il titolo della pubblicazione, redatta da Roberto Lo Jacono e Martina Widmann, è “Il social media marketing per le PMI. Guida all’uso dei social media nella Piccola e Media Impresa” e l’e-book può essere acquistato sui principali store on line – Amazon Kindle Store, Apple iBooks Store, Google Play Store ecc. – oppure consultato su Google Books. Inoltre, sul sito dell’Osservatorio, si trovano ulteriori informazioni.

Questo libro nasce con l’obiettivo di fornire alle realtà italiane una guida all’utilizzo dei social media che sia completa, chiara ed esplicativa. Non si propone di essere in tutto e per tutto esaustivo, in quanto la vastità dell’argomento non lo consentirebbe, ma di rappresentare uno strumento utile e di facile consultazione per tutte le aziende che desiderano o sentono la necessità di approfondire il tema del social media marketing.

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PMI e social media: come utilizzarli al meglio?

Il Social Media Marketing offre molte opportunità alle aziende, tra cui quella di aumentare la propria visibilità grazie a social media, social network e comunità virtuali, o di gestire rapporti on line con i consumatori, interagendo con essi in maniera più diretta e personale. Ma parlando di social media e PMI, non si può ignorare che per ottenere dei risultati concreti sia fondamentale valutare con attenzione le strategie di comunicazione da adottare e i “luoghi” da presidiare. Ogni canale social, infatti, ha una propria identità, che comporta diversi costi e benefici e differenti aspettative da parte degli utenti.

I principali social media

Tra i social media più utilizzati dalle PMI per rapportarsi con i clienti ‒ già acquisiti o potPMI e social media - Osservatorio Digitale PMIenziali ‒, in Italia il primato spetta a Facebook. Questa piattaforma consente alle persone di creare un profilo personale e di mantenere i contatti con amici e conoscenti in modo semplice e innovativo. Inoltre fornisce alle imprese la possibilità di realizzare una pagina aziendale e di sfruttarla per interagire con i propri “seguaci”.

Twitter, il social media del microblogging, è caratterizzato da un tipo di comunicazione privo di censure ed è quindi diventato, nel tempo, una vera e propria fonte di informazioni alternativa ai media tradizionali: tutti gli utenti contribuiscono a generare un modello di “giornalismo partecipato”, comunicando “What’s happening?” e cinguettando notizie in tempo reale. Da papa Francesco a Obama, da Paul McCartney a Katy Perry, su Twitter si leggono la quotidianità, i pensieri delle persone, e addirittura molti scoop e proclami politici, ben prima che siano pubblicati sui giornali. Gli account aziendali, invece, vengono creati principalmente con lo scopo di rilanciare notizie pubblicate altrove, per esempio sul sito web o sulla pagina Facebook dell’impresa. I Tweet non possono infatti superare il limite di 140 caratteri, poco adatto a discussioni lunghe.

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