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Pinterest

Pinterest, anche detto il social network delle immagini, viene fondato nel 2010 da Ben Silbermann, Evan Sharp e Paul Sciarra. Ad oggi conta più di 70 milioni di utenti attivi. La sua diffusione, però, non ha ancora preso completamente piede in Europa e in Italia, dove comunque pare stia lentamente riuscendo ad affermarsi.

Per creare ‒ gratuitamente ‒ un account Pinterest è necessario fornire un indirizzo e-mail valido, una password, nome, cognome, età e sesso e selezionare poi almeno cinque interessi da seguire, per esempio architettura, moda, o tecnologia. Il profilo, in seguito, può venire completato aggiungendo un’immagine, delle informazioni su di sé, l’indirizzo del sito web, nel caso in cui se ne abbia uno, e il luogo ‒ essenziale per le imprese che vogliano specificare la propria sede. È inoltre possibile trovare automaticamente gli amici di Facebook o Twitter che fanno uso del social network e, sfruttando la barra di ricerca, altre persone, brand e aziende, e decidere quindi di chi diventare follower.

La caratteristica principale di Pinterest consiste nell’opportunità di appuntare (to pin) virtualmente, cioè raccogliere in un unico luogo, tutte le immagini del Web che, per scopi disparati, si vogliono conservare. Ogni utente può creare una o più Bacheche relative a un tema specifico, per esempio Ricette per dolci o Luoghi da visitare, e organizzare al loro interno figure e fotografie a cui eventualmente accompagnare una descrizione, in modo da ricordarsi per quale motivo le ha salvate. Quando si trova sul social un’immagine che si desidera aggiungere a una delle proprie bacheche, è sufficiente cliccare su “Pin it” e selezionare dove appuntarla. Per raccogliere contenuti provenienti dal Web, invece, è necessario installare il pulsante Pinterest per il browser.

pinterest keep calm

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Decidere il target delle campagne sui social

Il target delle campagne sui social media è uno degli elementi più importanti, dev’essere deciso a priori perché proprio in base a quello si andrà a settare tutta la campagna, si sceglierà il tone of voice da utilizzare e i canali su cui concentrarsi. Il target dipende principalmente da:

  • settore in cui si trova la vostra attività
  • chi compra abitualmente i vostri prodotti
  • chi volete che compri i vostri prodotti (nel caso in cui steste cercando di allargare il vostro mercato)

La profilazione del pubblico, se fatta in modo corretto, ci permette di investire al meglio il budget, senza sprecare tempo e risorse su un target che sia lontano dai nostri obiettivi. Quello che bisogna fare è chiedersi: chi compra abitualmente i miei prodotti? Oppure, nel caso in cui voleste ingrandire il vostro mercato andando a individuare una domanda latente non ancora espressa, chi vorreste che li comprasse?

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Instagram

L’idea di creare un social network basato sulla condivisione di fotografie ‒ e in seguito anche di video ‒ è di Kevin Systrom e Mike Krieger, che nel 2010 hanno fondato Instagram, poi acquistato da Facebook nel 2012.

Attualmente gli iscritti nel mondo superano i 300 milioni.
In Italia gli utenti attivi sono circa 2 milioni.

Iscriversi a Instagram è molto. Il primo passo da compiere, dopo aver scaricato gratuitamente l’app per mobile ‒ necessaria poiché l’utilizzo tramite computer non consente di caricare foto ‒, consiste nel creare un profilo personale, pubblico o privato, inserendo un indirizzo e-mail valido, una password, un nome utente e, facoltativamente, un’immagine e alcune informazioni su di sé, per esempio l’URL del proprio sito o una breve biografia. A questo punto è possibile scegliere chi si desidera seguire, sfruttando l’opzione di ricerca automatica degli amici di Facebook o dei contatti della rubrica che fanno uso di Instagram, oppure inserendo liberamente i nomi di persone, servizi o brand dei quali si vogliono visualizzare i contenuti pubblicati. Oltre a commentare e ad aggiungere like alle immagini da cui si è colpiti o ispirati, c’è naturalmente la possibilità di scattare a propria volta delle fotografie, applicarvi modifiche e filtri e condividerle con i propri follower, accompagnandole con una breve descrizione e degli hashtag, che svolgono qui la stessa funzione che hanno su Twitter. Questi contenuti verranno inoltre automaticamente pubblicati sui profili social che si è scelto di sincronizzare con Instagram.

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Glossario: termini e concetti di Digital Marketing – parte 2

Continuiamo a conoscere la terminologia legata al mondo digital: altri termini e concetti estratti dal glossario contenuto nel libro “Il digital per lo sviluppo delle PMI Italiane. Risultati dell’indagine 2014 dell’Osservatorio Digitale PMI” di Roberto Lo Jacono e Valeria Stranges (Osservatorio Digitale PMI, Febbraio 2015).

Buzz Marketing: è il passaparola, un processo spontaneo di scambio di informazioni, opinioni ed esperienze su una certa marca, prodotto o servizio che avviene online su blog, community e social network. L’obiettivo è facilitare e aumentare le conversazioni riguardanti l’impresa e i suoi prodotti e servizi, migliorandone in questo modo la notorietà e la reputazione.

Direct E-mail Marketing (o DEM): utilizzo della posta elettronica per comunicare e inviare messaggi, di natura commerciale e non, a un pubblico di utenti solitamente presenti in un database e per i quali si dispone dell’indirizzo e-mail.

Web Analytics: studio e misurazione delle performance delle campagne realizzate e del comportamento e delle azioni degli utenti all’interno di un sito, per esempio numero di visite, pagine visualizzate, provenienza geografica, acquisti effettuati ecc.

Social Advertising (“Social Ads”): si tratta della pubblicità interattiva veicolata sui social network e nelle community, offre la possibilità di mostrare gli annunci solo agli utenti che possono avere un interesse per i prodotti e servizi promossi dall’inserzionista, definendo un target è quindi molto preciso.