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Digital PR e guest posting nella SEO

La visibilità online non è tanto diversa da quella di tutti i giorni. Nessuno si accorgerà di un buon sito, se questo non è visibile al target di riferimento. Una delle attività più importanti in termini di visibilità, ma che spesso viene sottovalutata, sono le Digital PR. In questo articolo vedremo come integrare tali attività all’interno di una strategia SEO.

Cosa sono le Digital P.R.

Prima di partire con il focus del nostro articolo, facciamo luce sul significato di Digital PR, spesso frainteso.
Le Digital PR sono tutte quelle attività necessarie per instaurare relazioni digitali che permettano a un brand o un’azienda di aumentare la propria popolarità online.
Sotto questo termine, quindi, troviamo diverse attività, utili per:

  • Aumentare l’awareness di un brand
  • Migliorare la brand reputation
  • Generare Wom (Word of Mouth), ovvero il passaparola
  • Generare nuovi contatti
  • Intercettare influencer di settore

Perché le Digital PR sono importanti per la SEO

Sappiamo che uno dei parametri più importanti per un sito, in ottica SEO, sono i backlink (o link in ingresso), che determinano l’autorevolezza di un sito web agli occhi del motore di ricerca.
Una delle azioni più profittevoli per ottenere link in ingresso di buona qualità che, quindi, soddisfino sia l’utente sia il motore di ricerca, è il Guest Posting, ovvero la pubblicazione di articoli (che linkano al mio sito) su altri blog, siti o portali a tema.
In che modo, però, è possibile dare inizio a un’attività di Guest Posting?
Ecco che entrano in gioco le Digital PR.

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SEO – parte 2

Nel precedente articolo abbiamo visto come svolgere una delle più importanti attività della SEO: la ricerca delle parole chiave. Oggi vediamo invece come utilizzare le nostre keywords per ottimizzare una pagina web in ottica SEO.
Per fare ciò prenderemo in considerazione i principali fattori on-page. Vediamo insieme quali sono.

La SEO per Ottimizzare una Pagina Web: i fattori on-page

I primi elementi da tenere in considerazione per ottimizzare una pagina web sono i tag presenti nell’intestazione della pagina stessa, ovvero nell’<head> per usare un linguaggio tecnico. In particolare, la keyword scelta per ottimizzare la pagina dovrà comparire:

  • Nel tag title: è l’elemento che definisce il titolo di una pagina. In questo caso è sempre meglio inserire la keyword come primo elemento accostato al nome del brand o del sito, e compreso in una lunghezza tra i 40 e i 55 caratteri.
  • Nel meta-tag description: descrive il contenuto della pagina in questione. E’ buona norma scrivere una description tra i 140 e i 156 caratteri e che, oltre a contenere la keyword, sia anche comunicativa.

Passiamo ora agli elementi on-page, contenuti nel <body>, ovvero il corpo di una pagina web.

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SEO – parte 1

Sappiamo che SEO è l’acronimo di Search Engine Optimisation e che serve per raggiungere le prime posizioni sui motori di ricerca. Ma è proprio così?
Questa rischia di essere una definizione piuttosto riduttiva. La SEO è un universo composto da ricerca, analisi, ragionamento, conditi da una buona dose di intuito.

Gli approcci a questa disciplina, così come le strategie applicabili, sono molti e variano a seconda della formazione e della competenza del professionista o dell’agenzia web che li mette in atto. Ci sono però alcuni elementi di base che dovrebbero essere considerati di default per un’attività di ottimizzazione ben fatta.

Quali sono questi strumenti? Oggi ci concentreremo su uno dei più importanti, ovvero la ricerca delle keyword. Per effettuare al meglio questo passaggio consigliamo di affidarsi a Google Adwords, braccio destro di ogni SEO che si rispetti. Usando Google AdWords potrete trovare in pochi secondi le parole chiave più cercate, cogliere i trend e seguire l’andamento delle ricerche su Google.

Come usare lo strumento per le parole chiave di Adwords

L’analisi delle parole chiave è il punto di partenza per ogni campagna SEO. È solo tramite la ricerca delle keywords, infatti, che possiamo capire quali siano quelle ricercate dal nostro target ideale, cioè gli utenti che vogliamo intercettare e portare al sito web della nostra PMI.

Chiediamoci: se un utente volesse trovarci, cosa dovrebbe cercare? Quali sono le parole chiave che meglio si riferiscono alla nostra attività?

Per rispondere a questa domanda consiglio di affidarsi al Keyword Planner Tool, presente sulla piattaforma di Google Adwords. Si tratta di uno strumento semplice da utilizzare e incredibilmente efficace. Non tralasciamo di dire che si tratta anche di uno strumento gratuito, il che non fa mai male.

Per utilizzarlo, sarà sufficiente rispettare i seguenti passaggi:

  • Inserire una lista di possibili keywords nella barra del Keyword Planner Tool;
  • selezionare idee per le parole chiave e verificate il volume di ricerca mensile per ognuna;
  • prendete nota delle parole chiave con un volume di ricerca più elevato, considerando anche quelle suggerite dal Keyword Planner Tool.
  • Scegliete le parole-chiave più rappresentative e specifiche in riferimento al vostro business, tenendo anche conto della cosiddetta long tail, o coda lunga, che prevede l’individuazione e l’utilizzo di parole chiave formate da più termini connessi tra loro;

Il passo successivo prevede che ogni parola-chiave venga assegnata a una specifica pagina del sito, così da ottimizzarne i contenuti e il codice html. Come? Non dovrai fare altro che attendere il prossimo articolo, nel quale spiegherò come ottimizzare una pagina in ottica SEO.

Deborah Ascolese

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Il digital, strumenti e tecnologie: SEO, Search Engine Optimization

La Search Engine Optimization (SEO), cioè l’arte del posizionamento nei motori di ricerca, fornisce un valido aiuto nella promozione dei propri siti e delle proprie pagine. Si basa sull’analisi e sullo studio del sito al fine di migliorarne il posizionamento “naturale” nei motori di ricerca; questo permette agli utenti che digitano su Google, Bing, Yahoo e altri motori di ricerca di trovare più velocemente e con maggiore facilità alcuni risultati facendo comparire, ad esempio, il link del nostro sito nella prima pagina dei risultati proposti da Google (spesso già le seconde pagine sono poco consultate).

Quando parliamo di SEO dobbiamo premettere che nessuno ha la verità in mano e che, per esempio, Google provvede più volte all’anno ad aggiornare gli algoritmi di ricerca cambiando parametri o dando loro pesi differenti. Molto è cambiato nelle logiche di indicizzazione da parte di Google negli ultimi anni e non sempre sono stati aggiornati siti e le relative parametrizzazioni. Risultato? Il nostro sito è difficilmente “trovabile”.

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Glossario: termini e concetti di Digital Marketing – parte 4

Altri termini e concetti estratti dal glossario contenuto nel libro “Il digital per lo sviluppo delle PMI Italiane, Risultati dell’indagine 2014 dell’Osservatorio Digitale PMI” di Roberto Lo Jacono e Valeria Stranges (Osservatorio Digitale PMI, Febbraio 2015).

Realtà aumentata (o Augmented Reality): utilizzo dello smartphone per amplificare la percezione della realtà intorno a noi grazie a specifiche applicazioni che permettono di integrare quanto realmente visibile (per esempio informazioni aggiuntive sul palazzo o sulla piazza che stiamo in quel momento inquadrando).

Cloud computing: tecnologie che consentono di utilizzare, sotto forma di servizio, un’elevata quantità di dati o di programmi. Tramite queste tecnologie è possibile minimizzare contenuti e programmi residenti sul proprio computer utilizzandoli, appunto, grazie a servizi forniti da player tramite internet.

Search Engine Marketing (SEM): comprende tutte le attività volte a generare traffico qualificato verso un determinato sito web. Lo scopo è portare al sito, tramite i motori di ricerca, il maggior numero di visitatori realmente interessati ai suoi contenuti.

Search Engine Optimization (SEO): l’arte del posizionamento nei motori di ricerca grazie all’analisi e allo studio del sito web; consente agli utenti che cercano sui motori di reperire il sito con maggiore facilità rendendolo ben visibile nelle pagine dei risultati.