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PMI e mobile: i dati dell’indagine 2014

Riprendiamo nuovamente a discutere dell’indagine 2014 dell’Osservatorio e, in particolare, parliamo dei dati rilevati in merito a PMI e mobile.

Dalla ricerca è emerso che le cosiddette App – le applicazioni per i dispositivi mobili – non sono ancora molto diffuse tra le Piccole e Medie Imprese: solamente il 18,81% del campione ne ha creata una o più e il 9,90% ha attivato un progetto in tal senso, mentre il 71,29% non si è interessato a esplorare le potenzialità di questi strumenti (Grafico 1 – cliccare sull’immagine per visualizzarla correttamente).

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Grafico 1: La sua azienda ha creato strumenti mobile (applicazioni)?

Analizzando separatamente i diversi settori, si è notato che in quello commerciale il 63,47% delle aziende intervistate non ha realizzato nessuna App. Tra queste, tuttavia, il 30,56% afferma che probabilmente lo farà nei mesi a venire; il 25% lo ritiene invece poco probabile e il 30,56% non tiene in considerazione tale possibilità.

Nel settore dei servizi la percentuale di imprese che non hanno implementato strumenti mobile, ovvero il 65,33%, è simile a quella rilevata nel settore commerciale, ma non si può affermare lo stesso per quanto riguarda i dati relativi all’intenzione di creare delle applicazioni nei 18 mesi successivi all’indagine: soltanto il 15,31% − contro il 30,56% del settore commerciale – lo considera probabile e il 31,63% poco probabile, mentre per ben il 42,86% l’opzione non è nemmeno da valutare.

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PMI e mobile marketing

Il mondo dei mobile devices, vista la rapida diffusione di smartphone e tablet, sta diventando un canale sempre più sfruttato per la promozione e la vendita di prodotti o servizi, oltre che per instaurare una relazione diretta con i consumatori: il connubio tra PMI e mobile può pertanto rivelarsi vincente.

App e geolocalizzazione

PMI e mobile marketing - Osservatorio Digitale PMIIl boom dell’utilizzo di questo tipo di dispositivi ha contribuito notevolmente alla diffusione delle applicazioni mobili conosciute come “App”. Tali strumenti sono essenzialmente dei software progettati per fornire uno o più servizi utili per l’utente e spesso permettono di ottenere soluzioni o risposte immediate e semplici a diverse questioni e problematiche. Inoltre offrono la possibilità di accedere a contenuti geolocalizzati, che consentono di fruire di servizi legati al preciso luogo in cui ci si trova in un dato momento. Il fatto che la posizione delle persone, in continuo movimento, venga da loro condivisa in maniera volontaria o comunque rilevata dai loro dispositivi va anche a vantaggio della pubblicità, che, in base alla localizzazione, può agire su target specifici. Spesso, pertanto, la pubblicità realizzata per gli smartphone è indirizzata agli utenti che risultano essere in un determinato posto, per esempio in prossimità di un evento che si desidera promuovere. Le imprese che decidono di investire nel canale mobile devono quindi impegnarsi a individuare formati e strategie pubblicitarie adatti a questi dispositivi, che ne sfruttino le potenzialità restituendo i migliori risultati: è importante che siti e pagine web siano visibili adeguatamente anche su schermi di dimensioni ridotte, che i servizi e i contenuti proposti siano mirati e che agli utenti venga data la possibilità di effettuare acquisti direttamente dai loro smartphone.

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