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Autocomunicazioni di massa

Le autocomunicazioni di massa nascono con l’avvento di internet e vanno a sostituire la più classica comunicazione di massa, il modello comunicativo esistente prima che nascesse il World Wide Web.

Come già ripetutamente accennato, con l’avvento di Internet ‒ prima ‒ e del Web 2.0 ‒ poco più tardi ‒ le aziende in generale e le Piccole e Medie Imprese in particolare si sono trovate a operare in un contesto che, se analizzato attentamente, appare profondamente mutato rispetto a quello di appena qualche anno fa. Per descrivere tale evoluzione vissuta dall’Occidente, Castells ha parlato di un

passaggio dalla società moderna, e di massa, alla società in rete (Network Society).

Le differenze tra le due sono molteplici, ma rilevante per questa trattazione è soprattutto il sostanziale cambiamento che si è verificato nell’ambito delle comunicazioni.

La diffusione dei mass media tradizionali, quali radio e televisione, oltre a facilitare l’accesso a un gran numero di informazioni e, di conseguenza, il graduale riconoscimento da parte dei cittadini della propria condizione e dei propri diritti ‒ quando le notizie non erano distorte ‒, ha sicuramente contribuito all’affermarsi della cultura di massa e del consumo. La comunicazione, infatti, era di tipo uno a molti e quindi prodotta esclusivamente da enti pubblici o privati specializzati, con l’obbiettivo di affermare le forme di pensiero dominanti. Nonostante questa sia un’analisi abbastanza superficiale e semplicistica del tema ben più ampio della comunicazione di massa, dovrebbe bastare a far comprendere l’atteggiamento assunto dalle imprese in un simile scenario: erano esse a decidere quale immagine di sé far emergere attraverso i mass media, selezionando accuratamente i contenuti da divulgare e presentando prodotti e servizi al pubblico in maniera spesso invasiva, per renderli noti e incrementare le vendite.

profilo uomo lettere autocomunicazione

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PMI e mobile marketing

Il mondo dei mobile devices, vista la rapida diffusione di smartphone e tablet, sta diventando un canale sempre più sfruttato per la promozione e la vendita di prodotti o servizi, oltre che per instaurare una relazione diretta con i consumatori: il connubio tra PMI e mobile può pertanto rivelarsi vincente.

App e geolocalizzazione

PMI e mobile marketing - Osservatorio Digitale PMIIl boom dell’utilizzo di questo tipo di dispositivi ha contribuito notevolmente alla diffusione delle applicazioni mobili conosciute come “App”. Tali strumenti sono essenzialmente dei software progettati per fornire uno o più servizi utili per l’utente e spesso permettono di ottenere soluzioni o risposte immediate e semplici a diverse questioni e problematiche. Inoltre offrono la possibilità di accedere a contenuti geolocalizzati, che consentono di fruire di servizi legati al preciso luogo in cui ci si trova in un dato momento. Il fatto che la posizione delle persone, in continuo movimento, venga da loro condivisa in maniera volontaria o comunque rilevata dai loro dispositivi va anche a vantaggio della pubblicità, che, in base alla localizzazione, può agire su target specifici. Spesso, pertanto, la pubblicità realizzata per gli smartphone è indirizzata agli utenti che risultano essere in un determinato posto, per esempio in prossimità di un evento che si desidera promuovere. Le imprese che decidono di investire nel canale mobile devono quindi impegnarsi a individuare formati e strategie pubblicitarie adatti a questi dispositivi, che ne sfruttino le potenzialità restituendo i migliori risultati: è importante che siti e pagine web siano visibili adeguatamente anche su schermi di dimensioni ridotte, che i servizi e i contenuti proposti siano mirati e che agli utenti venga data la possibilità di effettuare acquisti direttamente dai loro smartphone.

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Glossario: termini e concetti di Digital Marketing – parte 3

Ecco nuovi termini e concetti dal mondo digital estratti dal glossario contenuto nel libro Il digital per lo sviluppo delle PMI Italiane. Risultati dell’indagine 2014 dell’Osservatorio Digitale PMI” di Roberto Lo Jacono e Valeria Stranges (Osservatorio Digitale PMI, Febbraio 2015).

Customer Relationship Management (CRM): programmi che gestiscono informazioni relative ai clienti o potenziali clienti relativamente alle attività di marketing, di vendita e di customer care di un’azienda. Il buon utilizzo di sistemi CRM permette efficacia ed efficienza nella gestione della relazione con i clienti.

Internet of things: integrazione tra il mondo virtuale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione con il mondo reale delle cose. Gli oggetti sono in grado di comunicare informazioni su se stessi in rete o ai dispositivi mobili, e di interagire accedendo a informazioni esterne, utilizzando sensori, tags Rfid o QR code.

Reputation monitoring: gestione della reputazione online basata sull’analisi delle conversazioni, delle opinioni e dei contenuti riguardo all’azienda e ai suoi prodotti condivise in rete dagli utenti.

Geolocalizzazione: processo che consente di determinare la posizione geografica di un utente. Attraverso lo smartphone è possibile rendere visibile in tempo reale il luogo in cui ci si trova e, digitando una parola sul browser, compariranno tutti i risultati legati alla precisa zona in cui ci si trova.