Parlare digitale e pensare digitale, quale glossario?

Fan, KPI e share sono solo alcuni termini di cui tutti parlano ma sappiamo effettivamente quanto è necessario considerare queste chiavi ai fini della nostra attività digitale? Cosa è davvero necessario valutare per fare un chiaro punto della situazione? Leggi le prossime righe per scoprire come chiudere il cerchio!

All’inizio, quanti fan abbiamo?

E’ il punto principale! Spesso contano più le quantità che la qualità. Sarà vero? andiamo in ordine!

Per entrare nel mondo digitale, spesso non tanto compreso, è necessario iniziare masticando i termini più essenziali, quelli che solitamente racchiudono sotto il grande cappello “digital” l’utilizzo delle tecnologie e quali di queste sono funzionali al nostro obiettivo (scopri i principali con il nostro glossario).

Strada facendo se ne incontreranno altri, sempre più specifici e caratterizzanti la sfera digital ma anche social a dir la verità. Un esempio di questi termini lo possiamo estrarre dalla pubblicazione dell’ Osservatorio “Il digital per lo sviluppo delle PMI Italiane. Risultati dell’indagine 2014 dell’Osservatorio Digitale PMI”, dove parliamo di:

  • Buzz Marketing: ovvero il processo spontaneo di scambio di informazioni su una certa marca, prodotto o servizio che avviene online (tramite community e social network). Il tutto per aumentare la conoscenza verso quell’impresa e i suoi prodotti e servizi, migliorandone la notorietà e la reputazione.
  • Direct E-mail Marketing(o DEM): invio di messaggi a scopo commerciale e non, rivolti a un pubblico di utenti via posta elettronica (email).
  • Web Analytics: è la misurazione delle performance di campagne delle azioni degli utenti all’interno di un sito (esempio numero di visite, pagine visualizzate ecc)
  • Social Advertising(“Social Ads”): si tratta della pubblicità interattiva veicolata sui social network e nelle community. Strumento utile per veicolare gli annunci solo agli utenti specifici quindi su di un target preciso.

Parlare digitale e pensare digitale, le azioni… e poi?

Nell’approfondire questi termini è facile comprendere che fanno tutti riferimento ad attività specifiche. Condivido un articolo e misuro quanta interazione genera, lancio una campagna e visualizzo quante visitatori e quali azioni compiono sul mio sito. In cambio di ogni azione abbiamo un risultato positivo o negativo.

Va da sé che il parlare digitale e pensare digitale include il conoscere i termini della materia di cui si parla. E’ fondamentale, come lo è l’appoggiarsi alla tecnologia più funzionale ai nostri obiettivi. Per questo l’ Osservatorio ha dato vita alla Digital School, creando un programma ad hoc sia per quelle realtà che necessitano un aggiornamento di competenze, sia per piccole medie imprese indecise nell’affrontare le corrette valutazioni per il team e di fornitori digitali.

Se ti rivedi in queste macro situazioni, scrivi per ricevere tutte le informazioni sui servizi agevolati e proposti dall’Osservatorio!