PMI e social media: come utilizzarli al meglio?

Il Social Media Marketing offre molte opportunità alle aziende, tra cui quella di aumentare la propria visibilità grazie a social media, social network e comunità virtuali, o di gestire rapporti on line con i consumatori, interagendo con essi in maniera più diretta e personale. Ma parlando di social media e PMI, non si può ignorare che per ottenere dei risultati concreti sia fondamentale valutare con attenzione le strategie di comunicazione da adottare e i “luoghi” da presidiare. Ogni canale social, infatti, ha una propria identità, che comporta diversi costi e benefici e differenti aspettative da parte degli utenti.

I principali social media

Tra i social media più utilizzati dalle PMI per rapportarsi con i clienti ‒ già acquisiti o potPMI e social media - Osservatorio Digitale PMIenziali ‒, in Italia il primato spetta a Facebook. Questa piattaforma consente alle persone di creare un profilo personale e di mantenere i contatti con amici e conoscenti in modo semplice e innovativo. Inoltre fornisce alle imprese la possibilità di realizzare una pagina aziendale e di sfruttarla per interagire con i propri “seguaci”.

Twitter, il social media del microblogging, è caratterizzato da un tipo di comunicazione privo di censure ed è quindi diventato, nel tempo, una vera e propria fonte di informazioni alternativa ai media tradizionali: tutti gli utenti contribuiscono a generare un modello di “giornalismo partecipato”, comunicando “What’s happening?” e cinguettando notizie in tempo reale. Da papa Francesco a Obama, da Paul McCartney a Katy Perry, su Twitter si leggono la quotidianità, i pensieri delle persone, e addirittura molti scoop e proclami politici, ben prima che siano pubblicati sui giornali. Gli account aziendali, invece, vengono creati principalmente con lo scopo di rilanciare notizie pubblicate altrove, per esempio sul sito web o sulla pagina Facebook dell’impresa. I Tweet non possono infatti superare il limite di 140 caratteri, poco adatto a discussioni lunghe.

LinkedIn, un’altra piattaforma piuttosto diffusa, è il social network che mette in rete la professione ‒ sia del singolo individuo, che rende visibile on line una sorta di curriculum vitae sempre aggiornato, sia delle imprese, che possono non solo dar vita ai propri profili aziendali, ma anche attivare ricerche di potenziali candidati da assumere. Gli utenti che si conoscono a livello professionale creano tra loro delle connessioni e hanno l’opportunità di confermare le competenze e di scrivere delle recensioni l’uno dell’altro. Inoltre i diversi professionisti possono citare le propria collaborazione con l’azienda presso cui lavorano o lavoravano, aumentandone così la visibilità e la reputazione on line.

YouTube è la più celebre piattaforma di video sharing. Viene spesso utilizzato dalle aziende come archivio di documenti video relativi a eventi, pubblicità televisive, interviste , ma può anche divenire uno strumento di marketing attivo, da sfruttare per diffondere filmati a livello virale.

Google Plus consente di suddividere i propri contatti in cerchie definite ‒ per esempio quella degli amici, dei familiari o dei colleghi ‒ e di scegliere con quali di esse condividere i contenuti che si decidono di pubblicare.

Instagram è un’applicazione mobile che permette di scattare, modificare e condividere foto sui propri profili social, mentre Pinterest offre la possibilità di raccogliere e organizzare immagini e video in bacheche relative a temi definiti dall’utente.

Alcuni importanti consigli d’uso

È essenziale che le imprese in generale, e le PMI in particolare, aggiornino periodicamente le pagine aziendali all’interno dei social e, pertanto, è bene che elaborino e seguano un preciso piano editoriale, senza dimenticare di analizzare e rispettare le preferenze dei follower in termini di contenuti. Per affermare la propria presenza nel mondo social è inoltre fondamentale scegliere le piattaforme più adatte per la promozione del brand e “popolate” dal giusto target di comunicazione, così da evitare di investire risorse ed energie senza ottenere i risultati attesi. In primo luogo è quindi necessario definire gli obiettivi che l’azienda intende raggiungere attraverso la presenza su un social media, in modo da poter scegliere quello che ha le carte in regola per raggiungerli. Per esempio, si utilizzerà Instagram se si intende fare marketing visuale, mentre se il fine è quello di raggiungere nuovi utenti il social più adatto sarà, probabilmente, Facebook. Successivamente, analizzando le piattaforme sulle quali l’impresa è già attiva, si dovranno individuare i contenuti e i temi che riscuotono maggior successo tra gli utenti e che più ne stimolano le interazioni. Non è da escludere l’opzione di chiedere direttamente la loro opinione riguardo alle scelte dell’azienda, in modo da coinvolgerli attivamente e attrarre ulteriori seguaci. Può infine rivelarsi utile esaminare e valutare l’efficacia dei comportamenti dei principali concorrenti sui vari social network.