Memento … OBLI(vi)O(n) – il diritto all’oblio

Se è vero che sono quasi 3000 le nuove imprese (startup innovative) – con l’aumento del +36% in un anno per l’Italia-; che l’80% di queste opera nel campo delle New Tech; che per il quinto anno consecutivo il mercato dell’advertising su internet ha segnato una costante crescita; che l’Italia – in tale ambito – ha ottenuto il 4° posto nel Top Ranking dei primi 10 paesi europei dopo UK, Germania e Francia, é importante porsi una domanda: che ne é della miriade di dati liberati (a volte senza troppo pensarci) nel web?

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Cookies’s recipe

A soli 3 giorni dalla deadline per l’applicazione della normativa in materia di cookies, ecco accorrere in soccorso – in particolar modo dei piccoli gestori- il Garante della Privacy, con un provvedimento datato 5 giugno 2015.

Ecco, dunque, la ricetta da seguire per degli ottimi cookies a prova… di Legge.

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Contratto (New Tech)… Tu quoque!?

Con la speranza di fare luce su alcuni punti d’interesse per gli imprenditori che vedono nelle nuove tecnologie il futuro, una sfida e, perché no, anche un’opportunità, ci dedicheremo a una nuova digressione giuridica relativa alla contrattualistica.
È il caso di fare chiarezza sul fatto che, non esistendo una categoria prefissata di contratti in ambito informatico, ciò che diventa perno della struttura contrattuale è l’utilizzo e, più che altro, il corretto adattamento delle tipologie civilistiche al mondo nuovo delle tecnologie.

Una volta operata una prima macro-distinzione tra i possibili tipi contrattuali (contratti cibernetici/contratti informatici; contratti hardware; contratti software; contratti di servizi) nel mondo web/Internet e New Tech – facile spunto per dissertazioni squisitamente giuridiche, che qui eviteremo -, è, però, il caso di focalizzare l’attenzione sul cuore pulsante della problematica (quanto meno da un punto di vista imprenditoriale): la componente di rischio.

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De rerum… Privacy

La nuova frontiera della produttività aziendale è rappresentata, senza ombra di dubbio, dall’utilizzo delle nuove tecnologie e dall’investimento delle Società nelle stesse.

Le PMI italiane, in larga parte ancora poco avvezze e diffidenti verso questi nuovi mercati, vedono le New Tech come un mezzo ulteriore (e – oseremmo dire – ultimo) di vendita, da aggiungersi ad un sistema già rodato e funzionante.

La realtà è che le nuove tecnologie non sono l’ultima ruota – aggiuntiva – del carro, ma sono l’ingranaggio stesso ed in quanto tali devono essere pensate. Ciò comporta che non debbano essere usate marginalmente, ma che la struttura stessa delle PMI debba essere rivista in funzione dell’ingranaggio da cui il moto deve ripartire.

Perchè, dunque, le Aziende possano rinascere con queste nuove caratteristiche ed incastellature è, per forza di cose, necessario conoscere le basi tanto tecniche quanto legali del sistema, così da non incorrere in limitazioni alcune o, peggio, incappare in dolorosi fallimenti a favore di concorrenti meglio preparati.

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